FocusOn: Quantificazione del danno della sostanza bianca in bambini con paralisi cerebrale bilaterale mediante Diffusion Tensor Imaging: evidenza di un coinvolgimento cerebrale in regioni distanti dal target principale del danno anossico.

Autori: Arrigoni F, Peruzzo D, Gagliardi C, Maghini C, Colombo P, Iammarrone FS, Pierpaoli C, Triulzi F, Turconi AC.
Titolo originale: Whole-Brain DTI Assessment of White Matter damage in Children with Bilateral Cerebral Palsy:
Evidence of Involvement beyond the Primary Target of the Anoxic Insult.  
Rivista: AJNR Am J Neuroradiol. 2016 Mar 17. [Epub ahead of print]

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FocusOn: Quantificazione del danno della sostanza bianca in bambini con paralisi cerebrale bilaterale mediante Diffusion Tensor Imaging: evidenza di un coinvolgimento cerebrale in regioni distanti dal target principale del danno anossico.

Le paralisi cerebrali infantili (PCI), esito di danno anossico precoce in bambini nati prematuri, sono frequentemente associate a sintomi sia motori che non. Alla Risonanza Magnetica (RM) il quadro neuroradiologico classico è caratterizzato dalla leucomalacia periventricolare, ovvero una riduzione di volume e spessore della sostanza bianca periventricolare delle regioni posteriori associato a gliosi della sostanza bianca residua, dilatazione ventricolare e assottigliamento del corpo calloso. Tecniche RM più avanzate come il Diffusion Tensor Imaging (DTI) hanno permesso di documentare il danno della sostanza bianca in particolare a livello dei fasci motori, mentre risultati meno chiari si hanno a livello delle altre regioni cerebrali.

In questo lavoro è stato studiato, con tecnica DTI, un campione di 25 bambini (età media 11.8 anni) affetti da PCI bilaterale spastica ed un gruppo di soggetti sani di pari età.

L’analisi per voxel e quella basata su regioni di interesse (ROI) hanno dimostrato una modificazione delle variabili DTI-correlate a livello di numerose aree: peduncoli cerebellari, tratti corticospinali, radiazioni talamiche anteriori e posteriori, corona radiata, porzione posteriore del corpo calloso, capsula esterna, fascicolo longitudinale superiore, nervi ottici e chiasma. Nei pazienti la riduzione dei valori di Fractional Anisotropy, indice dell’integrità della sostanza bianca, è risultata tra 8% e 30%. Radiazioni talamiche, corona radiata e peduncoli cerebellari superiori sono risultati i tratti più colpiti, mentre meno importante è stato il danno misurato a livello dei tratti corticospinali. Il danno in alcuni fasci, infine, si è dimostrato correlato al grado di disabilità motoria misurato dalle scale cliniche (MACS, GMFCS).

In conclusione quindi è stato dimostrato e quantificato il danno cerebrale cronico in pazienti con PCI, identificando la presenza di importanti lesioni anche in aree distanti da quelle classicamente coinvolte in questo tipo di patologia.

Quantificazione del danno della sostanza bianca in bambini con paralisi cerebrale bilaterale mediante Diffusion Tensor Imaging: evidenza di un coinvolgimento cerebrale in regioni distanti dal target principale del danno anossico.

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