di Maria Luisa Lorusso et al.

L'articolo presenta i risultati di un sondaggio online effettuato nell'ambito del progetto europeo "MultiMind" (https://www.multilingualmind.eu/) a cui il nostro ente, per la precisione il gruppo che lavora sui Disturbi del Linguaggio e dell'Apprendimento, ha preso parte negli ultimi quattro anni. Il sondaggio consisteva in una serie di 24 domande sulle convinzioni dei/delle logopedisti/e sui bisogni specifici legati alla valutazione e all'intervento con i bambini bilingui con disturbi del linguaggio e dell'apprendimento, e sulla disponibilità di strumenti sia concreti sia concettuali (cioè la formazione e le conoscenze) necessari per affrontare al meglio queste richieste. Di fatto, il bilinguismo pone interrogativi particolari riguardo alla diagnosi (le difficoltà osservate saranno frutto di un reale disturbo o sono conseguenza di una insufficiente esposizione alla lingua del paese?) e richiede inoltre di conoscere strumenti diagnostici e terapeutici che prendono in considerazione non solo la lingua del paese, ma anche la lingua parlata dalla famiglia del bambino. Leggi Tutto


Al sondaggio online, proposto in italiano (diffuso con l'aiuto di alcune associazioni italiane di logopedisti quali la FLI e dei social), così come in tedesco con il supporto di associazioni professionali di lingua tedesca, hanno risposto 300 logopedisti/e, di cui 103 operanti in Italia, 85 in Germania, 45 in Austria e 67 in Svizzera. Le risposte sono state analizzate in funzione di alcune variabili legate all'esperienza del/della logopedista con bambini multilingui, al tipo di formazione ricevuta, al paese di provenienza, considerando le differenti realtà dei diversi paesi in termini di storia e caratteristiche dei flussi migratori, dei differenti percorsi formativi e delle diverse modalità di organizzazione dei servizi sanitari, nello specifico di logopedia.
I risultati hanno mostrato come la variabile che influenza maggiormente le risposte dei/delle logopedisti/e è la quantità di esperienza maturata nel lavoro con bambini bilingui. Si è inoltre evidenziato come, a prescindere dai percorsi di formazione universitaria seguiti, la conoscenza delle metodologie e degli strumenti specifici per bilingui, che appare sufficientemente buona e diffusa, non si traduce facilmente in un loro uso effettivo. Appare dunque fondamentale mettere a disposizione dei professionisti maggiori opportunità per una formazione sul campo e sufficienti risorse per acquisire e padroneggiare metodologie e strumenti specifici per far fronte ai bisogni di questa popolazione di utenti, così da evitare possibili ineguaglianze nella qualità dei servizi erogati e penalizzazioni per fasce di utenza già spesso fragili e a rischio di discriminazione.

Articolo originale:

Bloder, T., Eikerling, M., Rinker, T., Lorusso, M.L.
Speech and language therapy service for multilingual children: Attitudes and approaches across four european countries
(2021) Sustainability (Switzerland), 13 (21), art. no. 12143

JCR 2021 = Journal Impact Factor 3.251

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